Regione Basilicata PROVA


CONTESTI TERRITORIALIinsieme di comuni limitrofi che cooperano sul tema della riduzione del rischio e in cui le attività di prevenzione e gestione dell’emergenza possono essere esercitate in modo coordinato
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Il contesto territoriale più grande è quello di Potenza, sia per estensione che per popolazione.
VEDI I CONTESTI PILOTA

COMUNI
131

ESTENSIONE (in Km²)
10.013

POPOLAZIONE
564.247
DENSITÀ
(pop per km² )
56
COMUNI
(con più di 10.000 abitanti)
11
POPOLAZIONE COMUNI

Mappa interattiva regionale
Come navigare la mappa interattiva
Contesti - Livello 1: Per ottenere maggiori informazioni sui Contesti Territoriali, passare il mouse sopra ciascun Contesto. Cliccando sul Contesto si accede alla mappa specifica dei Comuni (lv2).
Comuni - Livello 2: Per ottenere maggiori informazioni sui Comuni, passare il mouse sopra ciascun Comune. Il Comune di riferimento del Contesto è evidenziato con un bordo blu.


Informazioni sul territorio

Patrimonio Abitativo Recente
Percentuale di edifici ad uso residenziale del Contesto Territoriale costruiti dopo il 1971 (da fonte ISTAT: censimento della popolazione e delle abitazioni 2011).
Numero di Contesti Territoriali per ciascuna classe

Densità Demografica
La densità demografica è una misura del numero di persone che abitano in una determinata area, calcolata rapportando i residenti alla superficie del Contesto Territoriale (residenti/Km²)
(da fonte ISTAT: confini amministrativi aggiornati al 1° gennaio 2019 e censimento della popolazione e delle abitazioni 2011).
Numero di Contesti Territoriali per ciascuna classe

Indice di frammentazione dell'abitato
Viene calcolato mettendo in rapporto percentuale la superficie urbanizzata (da fonte ISTAT: poligoni afferenti ai tipi 1,2 e 3 delle Località Abitate) con il numero di poligoni che compongono l’urbanizzato di ciascun Contesto Territoriale ( p/A*100, dove: p = numero di poligoni presenti all'interno dell'ambito considerato e A = estensione areale delle aree urbanizzate dell'ambito stesso).
Numero di Contesti Territoriali per ciascuna classe

Sismicità e geologia
I maggiori terremoti storici risentiti nella Regione hanno area epicentrale lungo la dorsale appenninica, al confine con la Campania.
La sismicità strumentale degli ultimi 35 anni è concentrata anch’essa lungo la catena appenninica; in particolare emergono le sequenze del 1990-1992 nell’area del potentino, e quelle del 1998 e del 2012 nell’area del Pollino.


- il settore occidentale, corrispondente alla zona assiale della catena appenninica, lungo il quale predominano i litotipi appartenenti alla classe dei substrati lapidei ad alternanze di litotipi, costituiti da unità di piattaforma carbonatica e di bacino;
- il settore orientale è rappresentato dall’avanfossa bradanica in cui predominano i litotipi coesivi e granulari
Il 96% dei Comuni è considerato a moderata/alta pericolosità sismica mentre la restante parte, il 4% ai confini con la Puglia, è classificato a bassa pericolosità

Prevenzione e gestione dell'emergenza
STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA

117 | Comuni sono considerati ad altà pericolosità (ag>0.125) |
51% | ha uno studio di Microzonazione sismica di primo livello validato. |
39% | ha uno studio di microzonazione sismica da realizzare o in corso di realizzazione |
14 |
Comuni sono considerati a bassa pericolosità (ag<0.125) |
ANALISI DELLA CONDIZIONE LIMITE PER L'EMERGENZA DEI COMUNI

Il gruppo di lavoro
A ciascuna regione è assegnato un gruppo di lavoro composto da diverse figure professionali: un coordinatore delle attività, un ingegnere, un architetto ed un geologo.