Pon Governance Rischio Sismico e Vulcanico

L’obiettivo principale del Programma è quello di rafforzare la capacità istituzionale e rendere efficiente l’azione delle Regioni per la riduzione del rischio idrogeologico, sismico e vulcanico ai fini di protezione civile.

Il Programma promuove il raggiungimento di standard minimi su tutto il territorio nazionale, attraverso un percorso di programmazione degli interventi per la riduzione dei rischi  (il “progetto standard”) approvato dal Dipartimento della protezione civile e condiviso dall'Agenzia per la coesione territoriale (dicembre 2015).

Il progetto non finanzia direttamente nuovi interventi ma favorisce le condizioni per un miglior coordinamento e una programmazione più efficace delle azioni di riduzione del rischio con finalità di protezione civile.

Le Fasi di Progetto

Le attività del progetto si svolgono su 6 fasi principali

  1. Analisi dei fabbisogni e Individuazione dei Contesti territoriali
  2. Pericolosità
  3. Analisi Condizione limite per l’emergenza
  4. Valutazione dell’operatività del contesto territoriale
  5. Programmazione degli interventi
  6. Monitoraggio

Il riferimento principale per lo svolgimento delle diverse attività previste dal progetto è costituito dai Contesti territoriali. All’interno dei Contesti territoriali, individuati per tutte le regioni sulla base di una metodologia generale, con riferimento al rischio sismico sono svolte attività, finalizzate a definire la pericolosità, a individuare gli elementi strutturali minimi necessari per la gestione dell’emergenza nel contesto territoriale, a valutarne l’operatività ; in seguito sono definite procedure per la programmazione, la valutazione e il monitoraggio degli interventi .

Per ogni Contesto territoriale o regione è possibile attribuire una classe che esprime la fase più avanzata in cui si trovano le attività previste dal Programma.

Le Attività

Le attività in cui si articola il Programma sono di due tipi, A e B. Le attività di tipo A corrispondono a linee guida e riferimenti di metodo generali; le attività di tipo B sono dedicate allo sviluppo e all’applicazione del Programma nelle singole Regioni. La natura sperimentale delle attività previste permette uno scambio frequente tra i due tipi di attività.

ATTIVITA’ di tipo «A»

  • Analisi dei fabbisogni e individuazione dei contesti territoriali
  • Sviluppo di modelli di valutazione
  • Predisposizione di linee guida e indirizzi per la programmazione degli interventi

ATTIVITA’ di tipo «B»

  • Supporto e monitoraggio dell’attuazione del «progetto standard» adottato dalle Regioni
  • Affiancamento delle Regioni per la corretta applicazione delle linee guida e programmazione degli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico, sismico e vulcanico ai fini di P.C.